Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 8 aprile 2018

Sacile-Gemona. A tutto c'è un limite, intervenga il Prefetto. E' tutto da rifare, serve una regia unica

Continua l'incubo lungo la Sacile-Maniago: dopo il calvario della settimana scorsa, culminato nelle disastrose giornate di Pasqua e Pasquetta, ieri un'anormalità di circolazione causata da un guasto ad un passaggio a livello nei pressi di Budoia ha causato il ritardo di 44 minuti del R24882 Sacile-Maniago e due soppressioni (R24889 e R24888).
Anche venerdì la giornata aveva registrato la soppressione del R24886 da Aviano a Maniago e dei R24888 e R24893 per l'intera tratta a causa di un guasto a un PL tra Aviano e Montereale.
Una situazione surreale che ormai è scappata di mano a tutti.
Siamo stati i promotori della riattivazione del treno in Pedemontana, proponendo e suggerendo tante cose in questi anni: dagli orari, all'attivazione di adeguati servizi di stazione, al riutilizzo delle stazioni in chiave turistica, allo sviluppo di un progetto economico di territorio capace di sfruttare l'avvio del servizio turistico del treno storico. Purtroppo nulla di questo è stato fatto, nonostante ci fosse stato tutto il tempo per arrivare preparati all'appuntamento.
Una grave impreparazione da parte delle Istituzioni, che hanno fatto a gara per sbagliare tutto. I numeri oggi sono impietosi e la Pedemontana è diventata la "barzelletta ferroviaria d'Italia".
Si stanno spendendo, visto che i lavori di adeguamento della linea non sono conclusi, 19 milioni di euro, affrettando l'apertura per evidenti ragioni elettorali.
L'apertura è avvenuta infatti dopo appena tre giorni di pre-esercizio, un periodo che alla luce di tutti i guasti appare del tutto insufficiente a testare l'affidabilità di una linea chiusa da oltre 5 anni e ancora in fase di ammodernamento.
E' mancata la programmazione visto che si è badato esclusivamente ad organizzare la grande festa/passerella dell'inaugurazione per le Autorità, disinteressandosi di organizzare sul territorio il servizio (sale d'aspetto, biglietterie self-service, campagna informativa ecc.).
Le responsabilità politiche sono evidenti, dalla Presidente Serracchiani, all'Assessore alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, a quella dei funzionari regionali che dovevano coordinare con RFI e Trenitalia l'avvio del servizio.
Anche il Territorio non è immune da colpe: Montagna Leader, ente delegato a seguire il progetto turistico e il Sindaco di Maniago, Andrea Carli, hanno dimostrato di non essere all'altezza a svolgere il ruolo di capofila di un progetto così importante. Il fatto che a Maniago il Sindaco abbia deciso di far installare la biglietteria self-service nell'autostazione e non all'interno della stazione fs è emblema di questa superficialità.
il progetto di Montagna Leader
Ad oggi, non esiste alcun progetto turistico, nonostante i 15mila € elargiti dall'UTI della Valli delle Dolomiti Friulane a Montagna Leader: nessuna delle stazioni della linea, tranne Gemona - che ha seguito un percorso diverso - è stata concessa in comodato ai Comuni e nessun finanziamento degli oltre 400mila € dedicati a Montereale, Maniago, Cavasso Nuovo, Meduno e Pinzano, sono stati utilizzati per il restyling degli immobili di stazione in chiave turistica.
A questi si aggiungono ora i 18mila concessi a Meduno nell'ambito del I° Bando 2018 L.R.9/12/16 n.21 in ordine al progetto “Da Sacile a Gemona 74,114 km di bellezza”, i quali però dovranno essere implementati da altre risorse da parte dei Comuni.
Una confusione totale, ma soprattutto la mancanza di una regia unica che rischia di pregiudicare tutto e sperperare tanti denari pubblici.
INTERVENTO DEL PREFETTO: è inutile parlare di turismo quando la linea è quotidianamente colpita da guasti che recano disservizi non solo agli utenti, ma soprattutto agli automobilisti.
A tal fine, visto il silenzio della Regione, riteniamo opportuno che intervenga il Prefetto, al quale invieremo un dettagliato report della situazione.
E' necessario convocare un Tavolo di Lavoro con tutte le parti (RFI, Trenitalia e Comuni, Utenti) e assumere le determinazioni necessarie volte al superamento della situazione contingente, compresa la decisione di sospendere la circolazione fs finché non saranno ultimate le opere di adeguamento tecnologico della linea e svolto un adeguato pre-esercizio.
PROGETTO TURISTICO: verificato il disastroso operato di Montagna Leader e il disinteresse sul tema dell'Assessore regionale competente, Sergio Bolzonello, è necessario svoltare pagina.
Spetterà alla nuova Giunta regionale individuare un soggetto attuatore, dotato di competenze specifiche in materia, capace di programmare le attività da Gemona a Sacile, stazioni capolinea, nonché città più popolose della tratta, che fino ad oggi per motivi politici sono state escluse da ogni attività.
Proprio Gemona è l'unico esempio virtuso, che per tempo ha saputo ottenere il comodato della stazione nell'ottobre 2013 e avviare i lavori di restyling dell'immobile, prevedendo specifici interventi per promuovere il servizio bici+treno e collocando all'interno della stazione un InfoPoint turistico, il primo della regione.

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