Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 29 dicembre 2017

Sacile-Maniago lo scherzo continua … a pagare sono gli utenti e i contribuenti

La situazione del servizio fs lungo la Sacile-Maniago ha raggiunto livelli imbarazzanti, mai visti in FVG, come evidenziato dai dati del monitoraggio effettuato dal blog TreniBelluno.it.
La linea ferroviaria ormai fa notizia anche fuori regione visto la mole di episodi di disservizio.
Nelle prime due settimane il tasso delle soppressioni è stato pari al 13,8% (media FVG dello 0,8%), una puntualità entro i 5 min. del 64,6% (media FVG del 95%) e una puntualità entro i 15 min. del 74,9% (media FVG 99,3%).
L’indice di disservizio tra soppressioni e ritardi si attesta al 49% dei treni programmati, se non un record nazionale ci siamo molto vicini.

Sacile-Maniago: Puntualità ed affidabilità
Periodo
Numero
corse monitorate
Soppressioni
Puntualità
entro 5 min.
Puntualità
entro 15 min.
Puntualità
entro 30 min.
11/12 al 16/12
110/116
15 (13,63%)
62,1%
70,7%
80,2%
17/12 al 23/12
110/116
14 (12,72%)
67,3%
79,1%
83,6%
Totale
220/232
29 (13,18%)
64,6%
74,9%
81,9%

Dati che rischiano di far precipitare le prestazioni della Direzione FVG Trenitalia, la quale da quasi due anni si trova ai vertici della classifica nazionale per affidabilità e puntualità.
Anche la terza settimana è iniziata come le precedenti due: mercoledì, dopo la pausa natalizia, si sono verificate due soppressioni (R24888 e 24889) e due ritardi superiori ai 10 min. (R24892 e R24889).
Ieri le soppressioni sono state 4 e hanno coinvolto i treni della mattina (R24863, R24862, R24863, R24867). Oggi altri problemi con due treni soppressi il R24868 e il R24869 che si è fermato a Montereale.
Tutti disagi causati da problemi tecnici derivanti dalla fragilità dell’infrastruttura ferroviaria, la quale non appare ancora pronta a supportare l’esercizio. La linea è stata ammodernata per quanto riguarda l’armamento, ma non ancora per gli impianti di segnalamento, i quali risalgono ai primi anni ’90. Una struttura che in questo momento non riesce a reggere il numero elevato di treni (20) programmati rispetto al passato.
LA PETIZIONE: una situazione divenuta inaccettabile che non può essere definita di “rodaggio”, come è stata giustificata dall’Assessore regionale Santoro, considerato che un servizio pubblico non ammette rodaggi di sorta.
Le prove in linea sono state effettuate solo nei tre giorni precedenti l’inaugurazione; troppo poco per testare l’affidabilità della linea. Preferibile sarebbe stato prevedere un periodo di pre-esercizio maggiore.
Oggi abbiamo inviato ai Sindaci di Maniago, Montereale, Aviano, Budoia e Sacile, la petizione con 759 firme raccolte tra gli Studenti dei poli di Maniago e Sacile e da alcuni utenti, con la quale si chiedono precise garanzie sul servizio (dall’apertura immediata delle sale d’aspetto in stazione, a maggiori informazioni sul territorio, alla modifica degli orari). La petizione è già stata consegnata all’Assessore Santoro nel corso della trasmissione Elettroshock di Telefriuli.
Sala d'aspetto stazione Maniago
SALE D’ASPETTO CHIUSE: oltre ai problemi infrastrutturali della linea, la situazione più critica per gli utenti è quella legata alle sale d’aspetto in stazione ancora chiuse.
A Maniago la situazione più vergognosa, dove la sala è pronta (come si evince dalle foto), ma mancano le sedie.
Mercoledì un gruppo di 30 ragazzi sono stati costretti ad attendere il treno sotto un diluvio. Non una novità per gli utenti visto che questa scena si ripete dall’11 dicembre.
Un problema già noto al Sindaco Andrea Carli, il quale sembra più interessato ad inventarsi improbabili nomi per il Minuetto (Freccia delle Dolomiti), copiandoli senza fantasia, che ad attivarsi per risolvere i problemi quotidiani dei propri cittadini.
Non crediamo sia un problema per il Comune di Maniago trovare 20 sedie o alcune panche da sistemare all’interno della sala d’aspetto e garantirne l’apertura.
GRUPPO WHATSAPP: dalla stampa apprendiamo che è stato creato un gruppo WhatsApp, amministrato dall’Assessore Santoro, formato da Enzo Volponi, funzionario dell’Ufficio Mobilità della Regione, Debora Del Basso dipendente di Montagna Leader (già Sindaco PD di Pinzano) e dai Sindaci di Maniago, Montereale, Budoia e da Assessori di Aviano e Sacile. Non partecipano invece al gruppo i responsabili di RFI e Trenitalia.
L’attività del gruppo è quella di “monitorare” il servizio: al riguardo Montagna Leader trasforma in msg WhatsApp le informazioni che giungono da RFI e Trenitalia.
Dire che si tratta di un’attività amministrativa atipica è poco … dagli Amministratori Locali, prime vedette sul Territorio, ci si attenderebbe ben altro e non certo che passino il tempo a messaggiarsi tra loro in maniera autoreferenziale come fossero degli adolescenti.
Sotto accusa sono proprio alcuni Primi Cittadini: salvo Sacile, che per tempo aveva messo in guardia e chiesto puntuali garanzie sulla questione dei passaggi a livello ed Aviano, che ha inviato più lettere alla Regione e a FS per manifestare la propria preoccupazione, le altre Amministrazioni si sono invece trincerate in un silenzio dettato dalla linea di partito a discapito dei propri cittadini sempre più abbandonati in balia degli eventi.
MANCANZA DI UN PROGETTO: ci hanno accusato di diffondere sulla stampa notizie false, ora dati alla mano, non solo ciò che dicevamo su orari e campagna informativa si è purtroppo avverato, ma la situazione è ancora peggiore di quanto ipotizzato.
Una superficialità e una mancanza di organizzazione che salta agli occhi di tutti: emblematico è che dopo 19 giorni ci sono ancora punti vendita che non sono al correte della tariffa promozionale e cittadini completamente disinformati su questo nuovo servizio.
La ferrovia ormai è diventata solo un motivo di scontro tra fazioni, tra chi la vuole e chi no.
Una situazione determinata dalla fretta di inaugurare la linea solo per motivi elettorali, senza aver pianificato e programmato nulla.
Se questi sono i presupposti sarà molto difficile sviluppare un progetto di rilancio socio-economico sul Territorio attraverso la valorizzazione turistica. Il rischio molto elevato è di rovinare quanto di buono fatto in questi cinque anni a causa di Politici e Amministratori che non si sono dimostrati all’altezza della situazione.
Tutto è stato incentrato sulla grande festa inaugurale … purtroppo la smania di utilizzare la ferrovia per altri scopi ha fatto fare una gran brutta figura al Friuli Venezia Giulia e alla Pedemontana, diventata ormai una barzelletta ferroviaria nazionale.

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