Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 14 settembre 2017

La "Transiberiana d'Italia" copie 120 anni: storia di una ferrovia turistica già lanciata nel futuro


Con molto piacere pubblichiamo un articolo degli Amici dell’Associazione LeRotaie dedicato alla ferrovia Sulmona-Carpinone-Isernia, meglio nota come la “Transiberiana d’Italia”, una delle perle del progetto nazionale “Binari senza Tempo” di Fondazione FS.
Fra qualche giorno questa straordinaria ferrovia festeggerà i 120 anni di vita. Una storia che parte dal 18 settembre del 1897 e che Fondazione FS l'Associazione LeRotaie, intendono celebrare con un ricchissimo programma di treni storici. Dodici treni straordinari tra Sulmona, Roccaraso e Castel di Sangro da venerdì 15 a domenica 17 settembre (LEGGI).
Buon compleanno Transiberiana d’Italia !


La ferrovia Sulmona-Isernia, tratta appenninica che collega le aree interne di Abruzzo e Molise, è stata inaugurata nella sua interezza nel 1897.
Trattandosi di linea non elettrificata, per decenni ha svolto egregiamente il suo compito con convogli trainate da locomotive a vapore e fino alla sua sospensione all’esercizio ordinario, avvenuta nel dicembre 2011, ha sempre garantito i collegamenti regionali in Abruzzo e Molise e il collegamento interregionale Pescara-Napoli, che costituiva la relazione commerciale di più ampio riscontro per l’utenza al punto che ancora oggi molti a Sulmona e dintorni chiamano questa ferrovia “la Napoletana”.
Fatta eccezione per la dolorosa parentesi della seconda guerra mondiale, durante la quale il tracciato ferroviario, considerato strategico, venne pesantemente danneggiato in quanto ricadente nel pieno della Linea Gustav, dal 1960 (anno della riapertura) ai nostri giorni, la Sulmona-Isernia ha sempre goduto di una certa popolarità pur trattandosi di una linea c.d. “secondaria”, mai caratterizzata da alti flussi di viaggiatori.
In tempi più recenti, con il diffondersi del turismo e delle gite fuori porta, ad una progressiva diminuzione del traffico pendolare infrasettimanale, si andava consolidando un uso durante i giorni festivi e nei ponti, specie per il periodo di agosto o invernale con i c.d. Treni della Neve, che conducevano nelle località sciistiche di Campo di Giove, Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso.
Negli ultimi 15 anni però, progressivamente, tutto questo è scomparso fino ad arrivare ad un utilizzo della tratta per sole relazioni locali e senza coincidenze garantite che contavano addirittura solo 40 viaggiatori a settimana!
Nel periodo 2012-2013, dopo la sospensione, la tratta è stata davvero ad un passo dalla dismissione con il paventato taglio del binario di confluenza con la linea per Napoli a Carpinone. L’Associazione LeRotaie, costituita da 10 anni da volontari molisani ed abruzzesi e che già da tempo si occupava della tratta da un punto di vista museale e di raccolta di documenti e cimeli presso l'ex rimessa locomotive di Isernia, vero e proprio museo ferroviario, dal momento della chiusura nel dicembre 2011 ha deciso di lanciarsi a capofitto verso quella che sembrava una impresa disperata dal finale già scritto.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica, i media e soprattutto gli Enti Locali e la popolazione rimasti troppo inermi, ha chiesto ed ottenuto dalle FS (all’epoca non era ancora nata la Fondazione FS Italiane) il noleggio di un convoglio storico con ben 10 vetture e due locomotori di spinta, per un treno celebrativo della linea da Isernia a Sulmona. Era il 4 marzo 2012 e sull’intera tratta c’era ancora una spessa coltre di neve: quasi 600 viaggiatori e altrettanti nelle stazione, oltre a un numero pari di persone purtroppo rimaste senza possibilità di partecipare, per una giornata a dir poco indimenticabile che smosse le acque e che ci permise di accendere i riflettori sul caso della “Transiberiana d’Italia”, così come abbiamo ribattezzato in senso affettivo la tratta, mutuando da un articolo del 1980 di Luciano Zeppegno su Gente Viaggi che colpito da questo viaggio in mezzo a steppe e bufere di neve, soprannominò così questa ferrovia.
Da quel giorno tante cose cambiarono perchè finalmente avevamo fatto capire al grande pubblico, grazie anche a giornalisti di testate nazionali che avevamo avuto il piacere di invitare, che la Sulmona-Isernia non era una tratta da dismettere ma anzi aveva ed ha un grande potenziale turistico e non, grazie anche alla bellezza dei luoghi che attraversa.
Bisognava dunque costruire una rete di accoglienza all'altezza, processo lungo e faticoso che all'inizio contava solo su poche realtà locali “illuminate” mentre spesso i Comuni non sapevano neanche di cosa stessimo parlando.
Nel periodo fino ad ottobre 2013 sono stati effettuati dei treni straordinari con ALn 663 e 668 da un'altra associazione per la quale abbiamo prestato la nostra collaborazione tecnica, che non hanno fatto altro che confermare quanto già dimostrato con il primo treno storico del 2012.
L'impulso determinante è stato poi dato nel 2014 con la Fondazione FS Italiane: nell'ottobre 2013 la linea è stata interrotta per garantirne una manutenzione strutturale fino ad arrivare al 17 maggio 2014, giorno in cui ha inizio di fatto il progetto nazionale "Binari Senza Tempo" della Fondazione FS Italiane. Sulmona diventa per un fine settimana la Capitale ferroviaria d'Italia e qualche mese dopo, a novembre, la nostra Associazione sigla un accordo con la Fondazione per garantire un ricco calendario di treni storici durante tutti i mesi dell'anno, anche nei periodi di bassa stagione.
Il 2015, con una attività in continua evoluzione e miglioramento, si chiude con quasi 10.000 viaggiatori, mentre l'anno successivo, il 2016, si superano i 14.000, un vero record, con oltre 40 eventi organizzati, che ha permesso di diventare la ferrovia turistica più frequentata d'Italia, tato da rientrare nella top ten dei viaggi del portale Skyscanner.
Il punto di forza è proprio questo: il viaggio come scoperta, con i nostri esperti volontari a raccontare i segreti di questa tratta e del territorio che attraversa e poi, nelle soste, borghi d'arte, siti museli ed archeologici, aree protette ed escursioni guidate, sport invernali, rassegne culturali e teatrali, manifestazioni e fiere a tema enogastronomico: le tante località tra Abruzzo e Molise, dopo scetticismi iniziali, sono ora pienamente coinvolte nel nostro progetto e quasi fanno a gara per poter avere una o più giornate con il treno storico nella propria piccola stazione.
Per la nostra Associazione tutto questo è un grande motivo di orgoglio: la tanta fatica, le notti insonni, la pazienza infinita, uno studio meticoloso sulla programmazione... tutte cose ripagate però dalla soddisfazione di vedere tanti turisti italiani e stranieri contenti e, nel nostro piccolo, di poter accrescere materialmente le nostre raccolte di materiali, di piccoli rotabili e ferrocicli da restaurare, di locali da restaurare e di aprire al pubblico un vero e proprio “tempo”, spinti da una grande passione per le ferrovie e per la nostra terra.
La strada finora tracciata, tra curve tortuose e buche costituite soprattutto dalla totale assenza delle Istituzioni regionali (Abruzzo e Molise), riesce comunque ad essere una linea di prospettiva che fa ben sperare, grazie alla nostra determinazione e alla lungimiranza del Gruppo FS, con la Fondazione FS Italiane in prima linea a puntare su quella che oggi è una realtà sancita dalla nuova legge sulle ferrovie turistiche, appena approvata dopo anni di attesa.
A metà settembre la ferrovia Sulmona-Isernia, la Transiberiana d'Italia, compie 120 anni, quale miglior compleanno da festeggiare se non garantirle un futuro radioso, pieno di treni e di rotaie lucide!?!
Associazione LeRotaie

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