Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 18 luglio 2017

Il futuro del servizio tursitico della Gemona-Sacile: Associazioni e Fondazione FS protagoniste. Un libro per celebrare la riapertura della Pedemontana

Ieri presso il Museo ferroviario di Campo Marzio di Trieste i rappresentanti dei Comitati dei Pendolari e delle Associazioni ferroviarie che sostengono la riapertura della linea Gemoma-Sacile in ambito turistico hanno incontrato il Direttore della Fondazione FS, Luigi Cantamessa.
L’incontro è stato molto positivo e ha permesso di fare il quadro della situazione.
L’ing. Cantamessa ha confermato l’impegno del Gruppo FS per la riattivazione della ferrovia, i cui lavori sono in corso e permetteranno a dicembre la riapertura del tratto Sacile-Maniago per il servizio passeggeri, mentre dalla primavera 2018 verrà avviato il servizio turistico lungo l’intera linea a cura della Fondazione FS.
Proprio su questo Cantamessa si è soffermato con i rappresentati delle Associazioni, coordinate da Andrea Palese: la Gemona-Sacile diventerà l’ottava linea del progetto nazionale “Binari senza tempo”, il progetto della Fondazione FS che ha dato una seconda giovinezza ai cosiddetti “rami secchi”, con quasi 500 km di linee riaperte per scopi turistici da Nord a Sud del Paese.
Un’altra buona notizia è che ormai è prossima l’approvazione da parte del Parlamento della proposta di legge sulle ferrovie turistiche (DDL Iacono), probabilmente entro la fine dell’estate, nel cui elenco è inclusa anche la nostra Ferrovia Pedemontana.
Il Direttore ha evidenziato lo stretto legame tra Fondazione FS e FVG: nel marzo 2016 ad Agrigento il primo incontro con Andrea Palese lungo i binari della ferrovia dei Templi, quando lo stesso Cantamessa ha manifestato la volontà di “conquistare anche il nord-est, unendo lo stivale con il progetto turistico di Binarti senza tempo”. Nell’ottobre 2016 a Gemona, nel corso dell’inaugurazione della Mostra dedicata alla ferrovia Pedemontana organizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli, l’ing. Cantamessa aveva annunciato la riattivazione della linea a partire dal 2018.
Un legame divenuto ancora più forte con l’odierna firma del Protocollo d’Intesa che permetterà al Museo Ferroviario di Trieste di diventare il secondo polo museale d’Italia dopo Pietrarsa, con un investimento di ben 3 milioni di euro sostenuto dalla Fondazione FS che garantirà la ristrutturazione funzionale dell’immobile.
UN'UNICA ASSOCIAZIONE IN FRIULI: per rafforzare l’unità d’intenti, l’ing. Cantamessa, ha auspicato che sia un unico soggetto a relazionarsi con la Fondazione FS, così come accade nelle altre realtà dove opera. Un’unica associazione che presterà supporto logistico a Fondazione FS e che farà da filtro sul territorio.
Palese ha confermato la volontà di riunire le associazioni ferroviarie friulane in un unico soggetto che si convenzionerà con la Fondazione FS: “l’unione fa la forza, è inutile dividersi in mille campanili, avvieremo un percorso che ci porterà ad una Convention tra le associazioni per decidere nome e logo del nuovo soggetto. Siamo grati all’ing. Cantamessa che si è reso disponibile a supportarci, condividendo la nostra proposta di lanciare un concorso d’idee per la creazione di un logo unico che rappresenterà la nuova associazione e diventerà il brand ferroviario del FVG. Ci stiamo già lavorando, dopo Ferragosto renderemo pubblico il progetto al quale parteciperanno anche le scuole e i partner nazionali Italia Nostra, Fiab e l’Alleanza per la Mobilità Sostenibile con i quali ci sono ottimi rapporti”.
STAZIONI IN COMODATO: Cantamessa sensibilizzato da Palese ha sottolineato la necessità di recuperare per fini turistici le stazioni della Pedemontana, alcune delle quali potrebbero passare in comodato ai Comuni, già beneficiari di finanziamenti regionali (Gemona, Pinzano e Cavasso Nuovo). A tal fine per la riuscita del progetto è stata evidenziata la necessità di destinare gli spazi fs non solo ad attività no-profit, ma anche commerciali legate alla ferrovia turistica; attività oggi escluse dal comodato di RFI. L’idea di Cantamessa è quella di derogare alla normativa grazie al protocollo d’intesa firmato tra RFI e Regione FVG e permettere la stipula di “comodati etici” che permettano lo svolgimento di piccole attività economiche, valorizzando in particolare la vendita di prodotti locali.
PARCO TRENI STORICI: Cantamessa ha confermato che per le future attività turistiche lungo la Gemona-Sacile, la Fondazione FS prevede la realizzazione di un nuovo “hub” per il ricovero di rotabili storici a Casarsa della Delizia, dove saranno restaurati il vecchio Deposito Locomotive e la piattaforma girevole. Si prevede di utilizzare lungo la linea una romantica vaporiera Gruppo 740 e una locomotiva diesel D 345 in livrea originale, oltre che le splendide carrozze Centoporte.
Per il viaggio inaugurale Cantamessa ha accolto la richiesta degli appassionati e sarà effettuato con una ALn 772, la vecchia littorina che fino ai primi anni ’80 ha servito la linea e fatto viaggiare migliaia di persone in Pedemontana.
LIBRO: Palese e Cantamessa hanno ufficializzato poi la pubblicazione di un libro dedicato alla ferrovia Pedemontana. Si tratta di una pubblicazione che spazierà dalla storia, curata dal dott. Romano Vecchiet, alla cronaca di una battaglia vinta, dalla chiusura della linea nel 2012 sino alla sua riapertura, parte che sarà curata dalla giornalista del Messaggero Veneto, Giulia Sacchi, ad un’ampia sezione fotografica con materiale inedito che verrà fornito dalla Collezione Fondazione FS.

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