Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 5 novembre 2012

Partita la staffetta per salvare la Gemona-Sacile

In una gremitissima sala consigliare dinanzi a tutti i Sindaci dei Comuni della linea e a tante Autorità regionali e nazionali si è svolta è partita sabato da Gemona la “Staffetta per salvare la linea Gemona-Sacile”.
Lo striscione “Treni-taglia ridacci il nostro treno”, viaggerà lungo i 81 km della linea e dopo 18 tappe raggiungerà il 7 dicembre Sacile.
A nome dei Comitati promotori, ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e che continueranno in questo mese a sostenere l’iniziativa, la quale vuole sensibilizzare il mondo della politica ad assumere le necessarie determinazioni per risolvere la problematica
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Politici e pendolari uniti dal treno Gemona-Sacile (articolo di Giusy Gubiani, pubblicato il 4.11.2012 sul Messaggero Veneto).-
Successo a palazzo Boton per la presentazione della staffetta che ha l’obiettivo di salvare dai tagli la ferrovia. L’assessore Riccardi ribadisce l’interesse della Regione a prendersi in carico la linea Alla presentazione della “Staffetta per salvare la Gemona-Sacile”, organizzata dal neo-costituito comitato dei pendolari, tutti i soggetti presenti, istituzionali e non, hanno dato il proprio sostegno all’azione intrapresa dalla Regione Fvg, ben esemplificata nelle parole dell’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, che considera la Gemona-Sacile all’interno di un quadro più generale e razionale di sviluppo del trasporto pubblico locale (Tpl) per cui si chiede la sua cessione diretta da parte del ministero delle Infrastrutture e Traporti, vista la gestione ritenuta inefficiente di Trenitalia.
In una sala consiliare al completo, gli interventi delle autorità hanno evidenziato con equilibrio le esigenze e le potenzialità del servizio, ma anche le relative problematiche.
Tra i sindaci, tutti in fascia tricolore, quelli di Budoia – Forgaria rivendicano «un progetto di sviluppo costruito dagli amministratori della tratta che rappresenti uno strumento di area vasta condiviso dai diversi soggetti coinvolti».
L’onorevole Angelo Compagnon ricorda l’interrogazione parlamentare presentata a settembre riguardo il destino della linea, mentre l’eurodeputata Debora Serracchiani sottolinea la possibilità di accedere a finanziamenti europei nel piano di investimenti al trasporto ferroviario.
Che il rilancio della tratta, affinché sia sostenibile, implichi necessariamente anche il rispetto dell’equilibrio di bilancio, è una condizione da cui non si può prescindere, afferma il senatore Pegorer. L’onorevole Ivano Strizzolo ancora ricorda, invece, la valenza sociale del servizio. Mentre, i consiglieri regionali Pietro Colussi e Franco Baritussio sottolineano rispettivamente l’importanza della commissione paritetica e la necessità di sviluppare una «cultura del treno», indispensabile nell’ottica di potenziamento del servizio.
A tirare le fila dell’incontro, l’assessore Riccardi: la prima vera politica di investimenti sul trasporto ferroviario è iniziata nel 2008, da quando si è portato avanti un progetto generale e razionale di sviluppo del trasporto pubblico locale che prevede il potenziamento di quello su rotaia, su cui poi si modella e si integra quello su gomma. Certo, le illusioni non servono, ma il sogno della Gemona-Sacile rientra in questo quadro di sviluppo, nonostante gli ammodernamenti e gli alti investimenti che richiederebbe la tratta. Ora - conclude Riccardi - il fulcro della questione risiede nel rapporto col governo: se il ministro Corrado Passera è già al corrente della situazione, decisiva sarà la pressione politica che la Regione e i parlamentari friulani eserciteranno a livello politico affinché la proprietà della linea venga trasferita alla Regione stessa tramite la commissione paritetica.

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